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Ancora prigionieri del Distretto 13

Written by  02 Oct 2008
Published in Cinema
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Ritorna finalmente disponibile il classico Distretto 13 - le brigate della morte di John Carpenter, finora mai pubblicato in dvd italiano ma già oggetto d'immancabile remake recente. Un action thriller che a dispetto dei suoi 32 anni invecchia molto bene.

 

 

Segnalo ai giovani cyborg che ci leggono l'obbligo morale di riscoprire Distretto 13 - le brigate della morte di John Carpenter, un action thriller della madonna, che dal 10 ottobre la Storm Video distribuisce meritoriamente in dvd italiano a prezzo modico, certo che gli anzianotti come noi lo conoscano già a memoria (se no, QUI c'è il trailer di YouTube).

Io lo vidi per la prima volta su RAI 3 nei primi anni '80, quando Ghezzi poteva permettersi di delirare sull'"ossessione del corpo, di corpi che ritornano, che si fanno visione..." introducendo le sue 'Eccentriche Visioni' in prima serata sulla rete diretta da Guglielmi (golden age che non posiamo che rimpiangere).
Allora mi colpì molto la sua originalità pur nei canoni del genere: la secchezza dei dialoghi, gli ammazzamenti spietati (la ragazzina dal gelataio, poco dopo la scena che vedete qui sotto a destra) nell'assoluto silenzio, questa 'invisibilità' fino all'ultimo del nemico assediante, i corpi che sparivano senza lasciare traccia, sostituiti da sempre nuove orde di assalitori, l'idea geniale degli spari al silenziatore, il dramma ovattato...

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...e su tutto la scheletrica musica composta dal regista stesso, come sempre (trovate altrettanto facilmente The Essential John Carpenter Film Music Collection, valido cd antologico dei suoi score, da Halloween a Fuga da New York e via).

Tutto questo faceva di un apparente "poliziesco qualsiasi" una scheggia di rinnovamento del genere, oggi un piccolo classico (su cui infatti trovate storia, memoria e memorabilia anche su Wikipedia in italiano). Che infatti due anni fa ha giduto dell'immancabile remake hollywoodiano (Assalto al Distretto 13, facilmente reperibile a noleggio), diretto dal francese Jean-François Richet con un cast anche discreto. Film di cui s'è detto neanche malaccio (personalmente non l'ho visto quindi non mi schiero ma vi offro anche il suo trailer), anche se nessuno osa accostarlo all'originale, di cui non avrà mai la tensione e lo sguardo amaro sui destini umani.

Era praticamente il primo film 'vero' del Carpenter (dopo l'esordio fantasatirico di Dark Star) che, con quell'espediente del nemico invisibile, efficacemente dissimulò le poche comparse che probabilmente la produzione gli consentiva.
Il regista, come ricorda qui sopra l'enciclopedia online del terzo millennio, nella sua carriera tornò poi a più riprese sul topos del drappello assediato in uno spazio chiuso: con La Cosa (altro omaggio all'Howard Hawks fanta de La Cosa da un altro Mondo, mentre Distretto 13 portava nella metropoli moderna l'assedio di Un Dollaro d'Onore); Il Signore del Male (l'assedio lovecraftiano di forze occulte), fino al suo film del 2001(attualmente ancora l'ultimo lungometraggio), Fantasmi da Marte, autentico "western spaziale", con tanto di assalto al treno oltre all'assedio al fortino.
Uno schema narrativo basico che io trovo sempre affascinante, e che infatti ho anche un po' saccheggiato per tracciare una ipotetica sceneggiatura cinematografica attualmente quiescente in un cassetto.

All'epoca, come leggerete su Wikipedia, qualcuno lo accusò di copiare lo schema della Notte dei Morti Viventi di Romero, titolo più recente del western di Howard Hawks che invece era nella mente del regista. E film con cui il noir carpenteriano condivideva uno sguardo spietato sulla violenza (pare che alcune scene allora risultassero molto impressionanti, anche se oggi magari non fanno lo stesso 'spavento') e sull'impossibilità della Giustizia in questo mondo. Dicono anche che Dal Tramonto all'Alba di Tarantino-Rodriguez, con quegli umani assediati dai vampiri, lo omaggi... ma la drammaticità asciutta del Distretto rimane lontana dai divertiti fumettismi e splatterismi dei due bricconi del pulp.

Ne è passato di tempo, sia dal 1976 sia da quando io vidi il film di Carpenter. Da allora l'ho ripassato in vhs e più di recente in una versione scaricata dal web da un amico, presumo sempre dal master della vhs. Il tempo, si sa, è impietoso, soprattutto col ritmo dei film (che chissà perchè, più si va avanti più sembra lento nei film vecchi), nonché con certi dialoghi, all'epoca secchissimi, "da duri", e che oggi possono sembrare usciti da un buon telefilm di serie. Sarà quel sentimentalismo che ci prende quando si rispolverano le cose che ci colpirono quando l'occhio era più fresco e impressionabile, ma io il Distretto di Carpenter ce l'ho nel cuore e il fatto che la sua uscita in dvd sia attesa nei forum da schiere di fan mi conforta che forse non si tratta solo di... occhio languido senile!

Al momento, non disponiamo ancora del dvd in uscita, quindi non siamo in grado di dirvi della disponibilità di contenuti extra: lo faremo appena possibile, anche se il prezzo di vendita induce a pensare che non ci sarà da scialare...

Come diceva appunto il Ghezzi... buon visioni!


Mario G

 

Last modified on Friday, 03 October 2008 17:24
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