"MG è un autore futurista. Contamina la narrativa col teatro, il teatro con la scrittura, e tutto questo con l'arte."
Queste le vibranti parole con cui Andrea Carlo Cappi, direttore artistico e presidente della giuria del Premio Torre Crawford, ha incoronato il romanzo Buio in Scena (presentato al pubblico sabato 3 settembre), insieme alla sua gemmazione drammaturgica visionariamente illustrata da Roberta Guardascione, un romanzo sperimentale assolutamente unico nel suo ibridare teatro e noir carcerario, thriller, poliziesco, eros morboso e horror sovrannaturale con folli diramazioni psichedeliche in una musica rock sciamanica quanto l'arte scenica profetizzata dagli Artaud e dagli Jodorowsky ampiamente citati nel testo.
"Il teatro è infetto ma l'infezione si propaga ed è un'infezione che arriva ad un livello artistico inconcepibile, perché Roberta è una grandissima artista che usa per dipingere tecniche ultramoderne digitali, che ci proiettano anche nel futuro dell'arte visiva. 'Buio in scena' è un'opera rivoluzionaria che nessuno osava pubblicare. Mentre Mario Gazzola è la 'nuova carne' della letteratura."
Che altro potremmo aggiungere a cotanta introduzione?
Nel reportage che potete vedere sul nostro canale YouTube (montato come sempre da Walter L'Assainato), vedete le frenetiche fasi preparatorie della mostra con Roberta e Gianluigi che appendono ai muri della libreria di San Nicola Arcella le sue tavole create ad hoc rielaborando i disegni della versione teatrale del Buio in Scena - "Il teatro della dannazione", insieme alle presentazioni dei libri su Diabolik e James Bond dello stesso Cappi e di Marco Donna.
In chiusura la premiazione del racconto La bambola di scena di Mario (incluso nell'antologia Un'inquietante sensazione indefinibile, a cura di Andrea Carlo Cappi per Oakmond Publishing), vincitore dell'edizione di quest'anno del Premio, alla presenza di Harry Marion Crawford (nel video della premiazione a sinistra di Cappi), ultimo apolide discendente dello scrittore americano a lungo residente in terra calabrese.
Poco meno di un'ora (lo sappiamo, è molto per i tempi d'attenzione d'oggi!) di "momenti di gloria", che Posthuman Edizioni, fiera delle sue opere di debutto, ha il piacere e l'ardire di condividere con tutti voi.