Un viaggio psichedelico: Maico Morellini, scrittore di s/f già premio Urania, ci offre la sua ispirata recensione del secondo capitolo della monumentale space opera cinematografica tratta da Frank Herbert.
La tragedia euripidea riletta da Renda, fino al 24 marzo in scena al Littahttps://www.mtmteatro.it/events/baccanti/, trasforma le menadi dei boschi di Tebe in trascendenti "trasgressive" a ritmo di techno.
La performance di Chiara Ameglio all'Elfo Puccini tratta dal Caligola di Camus riesce a rendere con le armi del teatro danza, e di un affilato sarcasmo provocatorio, la follia del potere assoluto ahinoi tanto d'attualità oggi. Uno dei migliori lavori visti nell'ultimo anno.
Il film di Yorgos Lanthimos assai liberamente tratto da Alasdair Gray immerge Bella in un mondo steampunk visionario e va giù duro sul versante erotico e su quello frankenchirurgico, senza risparmiare gli strali social filosofici del libro.
Settimo album per i genovesi Segno del Comando e chiusura della trilogia prog-esoterica dedicata a Meyrink con un nuovo concept album d’ispirazione letteraria, gotica e misterica.
Uno sguardo "meta Cechov" sullo Zio Vanja diretto da Antonio Syxty e Claudio Orlandini, in scena al Teatro Litta fino al 28 gennaio.
Il settimo album da solista del leader dei Porcupine Tree riesce a stilare un'elegante summa delle passioni del poliedrico musicista inglese dal prog all'electropop più recente, ben testimoniate dal monumentale archivio degli album storici di cui ha curato le rimasterizzazioni.
Andrea Carlo Cappi, guru vivente del "ladro in nero" delle Giussani, recensisce per noi il terzo Diabolik filmico by Manetti Bros, in anteprima al Fantasticon Film Fest, nel corso di Cartoomics 2023, e nelle sale da ieri.
Il nuovo album halloweeniano di Le Bon e compagnia glam è una policroma tela composta da tre brani di varie epoche del gruppo reinventati, tre inediti nuovi e sei cover dagli anni '60 degli Stones fino all'altro ieri di Billie Eilish. Collaborano lo storico Nile Rodgers e la new star Victoria-Måneskin in un ottovolante fra 50 anni di pop rock.
I racconti di Carlo Salvoni sull'età tremula e feroce pre-adolescenza e sul mistero che si cela dietro la vita animale a noi sconosciuta. Su Hypnos, ebook ed Elison Paperback edizioni (copertine nel composite in testata).
The Silver Cord, 25° album dell'iperprolifica band australiana, vira sul suono dei sintetizzatori e dei vocoder dei primi '80, omaggiando Moroder e Donna Summer con un disco doppio di quasi due ore, arricchito dagli extended remix di tutte la canzoni dell'album base.
Dall'ultimo Dylan Dog alla S.O.S., attraverso Miriam la vampira, Colin Wilson, Robert W. Chambers, Anders Fager, Patrick McGrath, fino a Hyde in Time e Buio in Scena.
Il secondo film della romana-francese Annarita Zambrano guarda al vuoto dei giovani-bene viziati dell'Italia degli anni '90 ma non scava e non graffia come vorrebbe, nonostante le numerose scene pulp.
Il nuovo opus magnum di Cristopher Nolan, in uscita il 23 agosto, è fluviale epos in 70 mm sulla creazione della prima bomba atomica nei laboratori di Los Alamos: dialoghi fittissimi e impegnativi non soffocano alcune scene di grande cinema.
Il thriller di debutto della spagnola Pereda prende di petto un problema attuale come il body shaming facendoci vivere intensamente il dramma psicologico di chi si sente "sbagliato" da sempre nel mondo, non solo dei "belli".
La performance di Miet Warlop al Piccolo Teatro Strehler di Milano è dinamica e divertente, ma si sente la necessità di un più robusto sviluppo drammaturgico.
Il musical di Bowie al Piccolo di Milano: una stanza funerea, un fiume di canzoni interpretate magistralmente da Manuel/Casadilego e band, un'emozione profonda lontana da qualsiasi jukebox celebrativo.
Tre manoscritti inediti, un unico killer dall'800 al 2000, crimini come opere d'arte nel romanzo-trilogia di Mario Gazzola per Edikit, in anteprima al Salone del Libro di Torino 2023, con le visioni pittoriche di Roberta Guardascione e le note del concept album dei Death SS sul tema del doppio malefico.
L'ambizioso romanzo di Menzinger/Baggiani incrocia lo spazio di Solaris, le viscere della terra di Verne e l'onirico di Shakespeare e Lovecraft in una prospettiva ecologista e new age, con l'immaginazione di creature magmatiche davvero originali.
Il terzo film di Ari Aster si sgancia dall'horror d'autore in favore di un fluviale dramma psicanalitico madre-figlio di non facile lettura, benché ancora una volta strepitoso nella regia e nell'interpretazione titanica di Joaquin Phoenix.
This Is Not A Drill ("non è un'esercitazione") al Forum ci presenta un ex Floyd ancora carico, più politicamente arrabbiato e follemente spettacolare come ci si aspetta da lui. Sarà davvero il dichiarato tour d'addio?
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