Il secondo volume della rivista-antologia rinata ad opera di Andrea Carlo Cappi ruota sui loop temporali di Frederick Pohl che hanno nutrito il debutto cinematografico di Luigi Cozzi, la relativa sceneggiatura di Alfredo Castelli e racconti inediti del precursore Malcolm Jameson, dello stesso Cappi, di Mario G. e Claudia Perfetti.
Astuto debutto alla regia del critico horror Chris Stuckmann per il film più finanziato su Kickstarter, che impiega abilmente gli strumenti del found footage dando vita a un'indagine assai figlia di Blair Witch Project, che sa generare autentica suspense anche con mezzi esigui.
Il nuovo adattamento del romanzo di King diretto da Edgar Wright con un ritmo senza respiro e Schwarzy sulle banconote è molto più fedele al testo letterario della versione del 1987. In sala dal 13 novembre.
Coreografato dal tedesco Moritz Ostruschnjak, l'instancabile danzatore Daniel Conant spazia dallo Schuhplattler tirolese al balletto classico, simulando passi di boxe, hip hop e gesti nervosi da teatro danza alla Bausch: in teatro come in musica l'ispirazione è un unico flusso.
La fiaba dei Grimm al tempo di The Substance ribalta il punto di vista sulla sorellastra sgraziata: il body horror/black comedy della bellezza come aspirazione sociale nel debutto cinematografico a tinte forti della norvegese Emilie Blichfeldt.
Ancora interpretata dal (pur improbabile) Caleb Landry Jones, la riscrittura del classico di Stoker operata dal visionario Luc privilegia la passione all'orrore, offrendoci momenti di grande cinema e un finale intensissimo e sorprendente.
Il body horror emozionale del debuttante Michael Shanks si insinua abilmente fra le prime crepe nel rapporto di una coppia trentenne, facendole deflagrare attraverso la metafora del loro letale "incollamento dermico". In sala dal 1 ottobre.
Come profetizza il titolo, il secondo capitolo della trilogia lesbo di Ethan Coen, con tutti i cliché di un genere ormai maniera, non convince e tradisce il patto con lo spettatore. In sala dal 18.
Il nuovo film di Julia Ducournau punta al senso di emarginazione, intrecciando un misterioso contagio pietrificante, l'autodistruzione con la droga ai "comuni" problemi dell'integrazione razziale, culturale e dell'omosessualità. Con abbaglianti visioni pur in una sceneggiatura frammentaria.
Il film di Mike Flanagan, tratto da uno Stephen King non horror, gioca solo col fantastico ma per lanciare un formidabile inno alla vita: un universo intero in ognuno di noi, lunga, corta, fortunata o meno che sia.
Al Teatro F. Parenti torna in scena fino al 3 luglio il modernissimo racconto di Hemingway diretto da Paolo Bignamini sull'incomunicabilità di una coppia in attesa di un figlio non voluto e di un treno che non arriva, minimalista ante litteram e anche precursore di Beckett. Folgorante nella sua semplicità.
Il secondo film del danese Salim è una discesa sottomarina nelle viscere dei sentimenti rimossi dal protagonista e nelle sue dolorose scelte passate: Lento, malinconico e lontanissimo dalla spettacolarità mainstream, esce nelle sale italiane per Wanted Cinema dal 26 giugno.
Memorabile concerto spaziale di due ore e mezzo (alla ventiquattresima) all'Arcimboldi del leader dei Porcupine Tree in veste solista ma al comando di una band eccellente in grado di volare oltre la Via Lattea. Un weird reportage: anche il regista Cortez notato fra il pubblico, ma chi era la dama in rosso accanto a lui?
Il nuovo album non sposta le coordinate sonore del duo newyorkese fieramente indipendente da oltre 35 anni, ma ci riaccende lontane ceneri ancora calde della no wave che fu, nel calderone di Lower Manhattan (English version HERE).
Nella messa in scena astratta e glaciale di Luca Ariano con Pietro Faiella vista allo spazio Silva 36 Studios di Milano, la tragedia del Bardo del 1592 viene distaccata dall'ambientazione storica e fa riflettere sui meccanismi sanguinosi della politica, così simili a quelli attuali.
Dopo il debutto in prima nazionale il 29 aprile a Torino, dal 13 al 18 maggio è al Teatro Mercadante di Napoli La gatta sul tetto che scotta di Tennessee Williams  diretto da Leonardo Lidi con Fausto Cabra nel ruolo che al cinema fu di Paul Newman.
Il nuovo concept album dei diabolici metallari guidati da Steve Sylvester è ampiamente ispirato ai romanzi di Hogg, Stevenson, Martin, all'Hyde in Time di Mario G., al film di Baker, al saggio di Cornwell e al fumetto Cimiteria.
La tedesca Creepy Images pubblica il Volume 2 della più completa raccolta di manifesti cinematografici, locandine e fotobuste dell'epica stagione dell'italian giallo argentiano e oltre, amato in tutto il mondo, da Tarantino a Sean Baker.
Pubblicata in occasione dei 50 anni del capolavoro di Dario Argento l'antologia-prequel di Profondo Rosso, la presentazione al pubblico nell'aperitivo-concerto all'Admiral Hotel di Milano-Fiera giovedì 10 aprile.
Al Teatro Franco Parenti fino al 13 il raffinato testo metateatrale di Forte ispirato al caso giudiziario del Milligan "dalle 24 personalità" famoso per il film Split, con la regia multimediale e multistratificata di Fausto Cabra.
Europictures distribuisce nelle sale italiane dal 3 aprile quello che potrebbe essere l'ultimo film di Cronenberg in tutti i sensi e che infatti si confronta col tema della morte in una lucida e inquietante evoluzione di tutti i temi chiave del visionario regista canadese: paranoia tecnologica, erotismo del difforme e fascino del doppio.
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