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Shelby Oaks: dietro la VHS, la paura dell'ignoto.

Written by  13 Nov 2025
Published in Cinema
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Astuto debutto alla regia del critico horror Chris Stuckmann per il film più finanziato su Kickstarter, che impiega abilmente gli strumenti del found footage dando vita a un'indagine assai figlia di Blair Witch Project, che sa generare autentica suspense anche con mezzi esigui.


shelby"Il sentimento più forte e più antico dell'animo umano è la paura e la paura più grande è quella dell'ignoto".
L'abusata massima lovecraftiana deve aver guidato la mano del 37enne Chris Stuckmann nel passaggio dalla videocamera di YouTube alla macchina da presa di questo suo lungometraggio d'esordio, abilmente costruito con una campagna social memore dell'hype di Blair Witch Project: il regista infatti ha creato realmente il canale dei Paranormal Paranoids, il gruppo di youtuber indagatori dell'ignoto (qui sotto) di cui Riley Brennan (Sarah Durn) era il volto pubblico ed è la persona scomparsa cocciutamente ricercata dalla sorella Mia (Camille Sullivan).

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shelbyshelbyIl giovane horrorista dell'Ohio ha quindi fatto circolare video di apparenti “found footage” legati ai Paranormal Paranoids con registrazioni amatoriali, interviste misteriose, presunte testimonianze, che si presentavano come frammenti di un’inchiesta reale. E che hanno funzionato nel rendere Shelby Oaks (a sinistra la locandina italiana, a destra e sopra il titolo poster internazionali) il film horror più finanziato nella storia di Kickstarter, con un totale di circa 1,4 milioni di dollari offerti da oltre 14.000 sostenitori (i cui nomi compongono le righe dell'immagine del poster qui a lato, mentre sotto vedete il trailer ufficiale italiano del film).


shelbyMezzi comunque esigui, certo, ma che Stuckmann ha saputo sfruttare al meglio, dopo essersi ben studiato finti documentari suoi precursori come il già citato Blair Witch Project che ha inaugurato il sottogenere, Lake Mungo di Joel Anderson (2008), oltre al Sesto Senso e Signs del suo mito Shyamalan e senz'altro l'Ouija del suo produttore, l'infaticabile Mike Flanagan  (regista di Life of Chuck ma già in procinto di lavorare su un sequel de L'Esorcista e su una miniserie tratta da Carrie). E, si diceva, tenendo bene a mente la massima lovecraftiana sulla paura di ciò che sta dietro l'angolo - o che forse ci siamo solo sognati - vero (ed economico) motore del terrore sullo schermo, attraverso corridoî buî, torce che si scaricano, riprese amatoriali sghembe e sgranate, urla di cui non si riesce a capire esattamente l'origine.


shelbyTutto l'armamentario del found footage cinema, appunto, in cui la povera Mia si trova immersa fino al collo dopo che uno sconosciuto si suicida alla sua porta lasciandole fra le mani una videocassetta che potrebbe essere l'unico documento rimasto della sorella scomparsa, e su cui la protagonista decide - ça va sans dire - d'indagare da sola. Partendo proprio dalla luciferina identità dell'ex carcerato suicida Wilson Miles (Charlie Talbert), la cui sola presenza nella prigione di Shelby Oaks secondo il direttore ha portato l'intero paese alla rovina, fino a farne il putrido villaggio fantasma, golosa meta per i Paranoids cacciatori di guaî (iniziati proprio dopo aver visitato la sua cella abbandonata).


shelbyChi era dunque Wilson? E perché si è ucciso proprio davanti alla sua porta? Era un pericoloso criminale o solo l'emissario di un Male sovrannaturale che non è certo morto con lui? Un Male che sua sorella, la sensibile Riley, aveva cominciato a percepire sin da bambina, quando faceva incubi spaventosi dopo aver visto una strana presenza oltre il vetro della finestra della camera da letto una notte? E poi perché Mia non ha mai avuto col marito il figlio che tanto desiderava?


shelbyInterrogativi che scioglierete (forse) andando a vedervi il film, perché il suo crescendo nella costruzione della suspense merita d'essere seguito passo passo fino alle sconvolgenti rivelazioni finali. Che arrivano davvero (cosa non sempre garantita nel campo dei found footage), anche se sul finale io avrei gradito un po' più di approfondimento sui legami della protagonista con l'orrore satanico che ha ghermito sua sorella e sulla sua misteriosa progenie, che ci vengono suggeriti fin dall'autopresentazione iniziale della protagonista, ma alla fine... Alt, non è lecito svelare oltre: il "Covo del male" - tagline italiana del film - vi si schiuderà dal 19 di novembre, quando Midnight Factory manda la pellicola di Stuckmann nelle sale italiane.


Rimane forse un po' la sensazione di aver visto una "prima puntata" di una serie destinata a proseguire con ulteriori evoluzioni (e chissà che non sia proprio così). Ad ogni buon conto, quel che c'è fin qui vale sicuramente il prezzo del vostro biglietto per il villaggio fantasma (immaginario ovviamente) di Shelby Oaks, nella (parimenti immaginaria) Darke County.
E... occhio alle finestre!

 

Mario G

Last modified on Thursday, 13 November 2025 17:28
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