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Together, ma… non così vicini!

Written by  24 Sep 2025
Published in Cinema
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Il body horror emozionale del debuttante Michael Shanks si insinua abilmente fra le prime crepe nel rapporto di una coppia trentenne, facendole deflagrare attraverso la metafora del loro letale "incollamento dermico". In sala dal 1 ottobre.


"Adesso li taglierò in due uno per uno, e così si indeboliranno e..."Together
    (Platone, Simposio)                       


Pur essendo al debutto nel lungometraggio con questo Together (locandina qui a destra, in alto un fotogramma clou), l'australiano Michael Shanks si mostra abile nell'insinuare gradualmente minimi segnali di incrinatura in un rapporto di coppia fra due trentenni, Millie e Tim (ben resi da Alison Brie e Dave Franco, realmente sposati nella vita anche se già entrambi sui 40), lei maestra e lui chitarrista, che sostanzialmente si amano e vanno d'accordo.


Together"Sostanzialmente", però, quando si vive insieme, è un avverbio che comincia a sfaldarsi presto: niente "guerra dei Roses" beninteso (e per fortuna!), qui son cose sottili: lei finge una dichiarazione formale di matrimonio e lui esita a rispondere "sì", pare che l'intimità fra loro non sia esattamente torrida da un po'… insomma, la migliore amica di lei le chiede se sia proprio convinta che sia una buona idea andare ad isolarsi in un cottage in mezzo alla campagna insieme a quel moscio lì (piuttosto che con un più focoso contadino locale).Together

Il classico buco nel nulla dove lei insegnerà in una scuola elementare e lui sarà tagliato fuori dal suo mondo rock urbano (l'impacciato Tim nemmeno guida).


TogetherNon molto ben tematizzata la recente scomparsa dei genitori di lui, nei cui incubi la madre dorme nel letto col padre ormai in putrefazione per giorni, sicuramente però non favorisce l'equilibrio emotivo: infatti la convivenza nel verde ben presto acuisce i segnali di crisi. Durante una passeggiata nei boschi, i partner poco scout (sopra a sinistra) vengono sorpresi da un nubifragio (sopra a destra), cadono in una buca e devono soggiornare nel fango per la notte (qui a destra Millie infagottata nella coperta).


TogetherE' da quel momento che ha inizio la mutazione body horror: benché psicologicamente sempre più distanti, i due innamorati scoprono una nuova forma di attrazione, diciamo "biologica", per cui le loro pelli quando si toccano si incollano ed è sempre più difficile staccarle, con conseguenze che all'inizio sembrano tenere, comiche, ma ben presto virano sull'inquietante, diciamo in direzione The Substance, anche se qui la metafora è del tutto diversa.


TogetherLa scena dell'amplesso selvaggio dei due fidanzati tormentati, dopo un'improvvisa riaccensione del desiderio di lui, nei bagni dei bambini della scuola di lei, con conseguente imbarazzante problema nel distacco delle rispettive aree genitali, è da antologia dell'inquietudine sex/horror cronenberghiana (con tanto di "dettaglio virile", se abbiamo visto bene!). Ma il maestro canadese fa capolino palesemente (con Videodrome) anche nell'innesto della mano di lui all'interno dell'avambraccio di lei (foto sopra a destra), una fusione che andrà risolta col... trapano (qui a sinistra il momento fatidico)!


Non andiamo oltre con la trama, in cui compare anche una minacciosa setta new age intenzionata a realizzare in pratica il mito dell'androgino del Simposio di Platone, ripassato a Millie dal collega gay Jamie (Damon Herriman), orfano di un amato partner che... che fine avrà fatto?

TogetherAlla fine - come già nel citato The Substance - il regista (qui a destra in uno scatto sul set coi due protagonisti) secondo me pigia un po' troppo il pedale del grottesco, con l'attrazione "letale" fra i due partner che li tira uno verso l'altro come un mostruoso magnete cui i nostri non riescono a resistere, neanche aggrappandosi a un palo, col rischio di svaccare tutta l'inquietudine fin qui creata (e con ambizioni filosofiche alte, come avete capito) in uno splatter alla Society di Yuzna (pur ancora su una metafora diversa, qui più sociale).
Ma la vera scena finale del film, quando arrivano per il già annunziato pranzo nella nuova casa gli ignari genitori di lei, è veramente originale, fine e ben assestata in un unico lampo.


Scopritela in sala, dove Together è in uscita l'1 di ottobre per I Wonder Pictures. Shanks non è ancora Cronenberg, ma è su una buona strada: i timori dell'horror adolescenziale sciocchino che aleggiavano in noi all'approssimarsi dell'anteprima stampa sono ottimamente fugati. E il "body horror emozionale", categoria da noi inventata per Titane, si mostra valida definizione anche per il suo "orrido mélo"!

 

Ah, quasi dimenticavo che la colonna sonora, a cura dell'australiano Cornel Wilczek, che ha cercato di fare evolvere le musiche parallelamente ai sentimenti dei due fidanzati, e che - dato il titolo del film - non poteva non ospitare l'immortale canzonetta Happy Together dei Turtles (dai molti impieghi cinematografici, da Wong Kar-wai in qua), ma anche una simpatica ricontestualizzazione "romantic horror" della sdolcinata 2 Become 1 delle Spice Girls, band amata da Millie e divenuta simbolo della tenerezza fra i protagonisti, ma alla fine anche del loro drammatico destino.

 

Mario G

Last modified on Thursday, 25 September 2025 08:34
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