Antonio Syxty mette in scena l’ellittico testo di David Harrower. Un “giallo sentimentale” o un quadro astratto di umanità primitiva? Una regia “performativa”, al Teatro Litta fino al 16 marzo.
L’orrorista di Alessandria ripropone in veste rinnovata il medical thriller scritto con Edoardo Rosati, che affonda le radici negli oscuri culti caraibici e sbarca a Milano con una letale minaccia virale per “punire la società dei bianchi”.
All’Elfo PucciniPhoebe Zeitgeist mette in scena American Blues, tre atti unici di Tennessee Williams diretti da Giuseppe Isgrò: il melodramma della Grande Depressione (o dell’oggi?) stravolto in chiave iperrealista.
Il film di Cristopharo mette in scena una “metafora della distruzione” attraverso l’inferno della nuova droga dell’Est che “mangia il corpo” (e l’anima). Un esperimento indipendente e unico, anche se non pienamente riuscito.