Walter L'Assainato
Email: walter@posthuman.it
Mario Gazzola
Email: mario@posthuman.it
Al Teatro Linguaggicreativi il duo Bressan | Romondia ha tratto il proprio spettacolo di debutto dalla vita e dall'opera della fotografa americana del disagio e della memoria. Idea originale, realizzazione con luci e ombre.
Lo spettacolo di Corrado Accordino al Teatro Libero declina il dualismo del classico gotico di Stevenson in quattro quadri fuori dal tempo, per metterci di fronte a diverse forme del Male che fa parte di noi.
Elephant Woman è un'ora di degradazione al femminile, serrato one woman show dell'attrice-cantante Silvia Lorenzo che parla la lingua del pulp cinematografico.
Al Teatro Litta fino al 7 luglio la nuova regia di Syxty, che ricostruisce il ’68 in una performance di due ore e mezza di moto perpetuo per otto giovanissimi attori-danzatori ancora sui testi di Balestrini, Vogliamo Tutto e Gli Invisibili.
Il Teatro I ha ospitato dal 20 al 23 giugno la versione teatrale del capolavoro di Lem/Tarkovskij diretta da Paolo Bignamini per il Centro Teatrale Bresciano con tre soli personaggi intrecciati nell'eterno ritorno della memoria.
La quarta tappa del sempre più sfuggente progetto multimediale degli snaporaz ambienta un’intensa performance di teatro danza fra due “cameriere” in una vera stanza di uno storico hotel milanese.
Stavolta “ben” sei spettatori per turno ad immergersi nella quarta tappa del progetto performativo e a dialogare con la misteriosa svampita Daisy oltre il muro di una squallida camera ingombra di tracce e ricordi... ma di chi?
L'ultimo, disperato romanzo dell'autore milanese in scena al Teatro I fino al 29 maggio. Tre attori, un vecchio e due giovani, assistono impotenti dalla finestra alla fine di tutto.
Il testo di Mike Bartlett, al Parenti fino al 7 maggio, mette sulla scena/ring due professionisti pronti a distruggere un terzo collega più debole pur di salvarsi il posto di lavoro dal tagliatore di teste.
Ottimo quartetto d'interpreti diretti da Fabio Cherstich.
Al Teatro Menotti, fino al 2 aprile una messa in scena "punk" e del teatro della Tosse del prometeo Incatenato. Modernizzato il testo di Eschilo in una scenograficamente forte e antinaturalista, purtroppo servita da una recitazione non sempre all'altezza delle ambizioni filosofiche della regia.
Al Litta fino al 19 marzo la performance sulla fine “dell’ondata rivoluzionaria degli anni ‘70”: 12 attori under 30 agiscono i versi del poeta della neoavanguardia su una scena invasa dai segni di proteste più contemporanee.
Gran prova d’attrice per Federica Fracassi l’Erodiàs testoriana in scena al Teatro I fino al 5 dicembre, diretta da Renzo Martinelli. Purgatorio di una donna delusa nella sua passione e sorda al senso del “nuovo dio” annunciato dal suo Jokanaan.
Il non-spettacolo degli snaporaz al Teatro I: un solo spettatore in un angolo di una misteriosa stanza d’albergo, a confronto con voci da telefoni, radioline e giradischi: un’installazione immersiva nel noir più buio.
Il nuovo spettacolo di Syxty si nutre di Antonioni e ne astrae l’esistenzialismo in stilizzati quadri monocromi, curiosamente vicini al Neon Demon di Refn. Al Litta fino al 9 luglio.
Claudio Autelli mette in scena al Litta (fino al 10 aprile) una fedele versione teatrale de L’inquilino del terzo piano di Topor: quattro attori e una porta. Sull’incubo.
Al Litta fino al 20 la corporea messa in scena della tragedia eschilea diretta da Pasquale Marrazzo, con un quartetto di giovani attori d’intensa fisicità nell’efficace selva lignea al posto della rupe.
Intrattenimento Violento e Squartierati: doppio monologo della torrenziale Eleonora in scena allo Spazio Teatro NO'HMA (20 e 21 gennaio): un rap di desolazione in un dialetto romanesco che spazia dal pasoliniano al poetico gaddiano surreale.
In scena allo spazio Pim Off lo scorso dicembre, l’originalissima messa in scena del romanzo della spietata autrice austriaca, realizzata da Teatrino Giullare tramite inquietanti manichini.
Renzo Martinelli al Teatro I mette in scena un omaggio a Germania 3 di Heiner Müller con un team di giovani attori e drammaturghi per innalzare un “monumento al fallimento”, politico come esistenziale. Fino al 14.
Nell’ambito della rassegna Brecht Con Altri Occhi al Franco Parenti, Phoebe Zeitgeist rielabora la prima opera del drammaturgo tedesco in uno straniante vaudeville della degradazione con notevoli musiche dal vivo.